martedì 3 luglio 2007

ciao albenga


forse lo sò che per chi come me ha vissuto queste cose forse il ricordo è un pugno nello stomaco.
ma questa mattina mi sono svegliato e avrei voluto essere solo in un posto.albenga.
ma ora non si può più.
racconto una storia a chi ancora non la sapesse.ci sono 2 amici,una casa,e tante vacanze di vita.
io arrivo ad albenga a 15 anni.li mi aspetta una amica,una enorme casa,una anziana zia,e un parco custode di mille ricordi.
la prima sera, in quella casa ,è famosa per noi,perchè ci fu una festa di benvenuto,dove la giovane età e l'alcool presero il sopravvento.e si salvi chi può.ricordo solo le urla di una sorella con vene pulsanti sul collo e decine di amici sbattuti fuori a suon di urla.ma la cosa più bella è stata il mattino dopo.tutti i 4 giovani amici nel lettone a chiedere scusa alla sorella maggiore.e il pomeriggio,in spiaggia con grossi occhiali neri e poche parole ma grandi mal di testa.se il buon giorno si vede dal mattino.benvenuto luca.
ricordo anche delle notti insonne a giocare a "bau" e sveglia alle 4 di notte per andare tutti assieme a vedere il sole sorgere in spiaggia,con una chitarra sulle spalle e tutti che si tengono per mano perchè si ha paura di attraversare la città a quell'ora.ricordo paste scotte e tonno,tonno,tonno.li penso si mangiasse solo tonno.sento ancora il profumo di olio al cocco.e noi in quel giardino,dietro le canne di bambu,tutti oleati ad aspettare di diventare dei carboncini.
li i primi buchi alle orecchie,le prime partite a calcio saponato,le lotte con la nivea,le colazioni con le marmellate di Mamma Paola,le arrampicate sulla recinzioni perchè non si trovano più le chiavi,le partite a carte sotto il vialetto riocoperto di rampicanti,i grandi discorsi nel lettone sotto il telone "ora pro nobis",i bagni italia,i suoi bagnanti,il bar "juanna du brazil",gli strani amici di laura,i negozi tutto a un euro,lo shopping alla benneton dietro casa,i film presi nella videoteca vicino casa,il pomeriggio di trainspotting,gli amici che albenga non l' hanno capita,il negozio di cellulari "siffredi",le stanze comunicanti,quelle facce affrescate al soffitto che tante volte non facevano dormire,i segnaposti,quella grande scala bianca infinita e il vecchio cilindro.
oddio quanti ricordi.quanti bei momenti.che male alla pancia.è forse un capitolo che si chiude?
albenga ora è li.ma la si può vedere solo da fuori un cancello.di certo questo fa più male ad altri .ma anche a me fa un bel effetto,so che quando ci sarà qualcuno di importante io lo portero su quella strada,fuori da qual cancello.e vedra attraverso i miei occhi lucidi,i miei sorrisi,i miei racconti.quel mondo che mi ha visto crescere.può essere qualcosa di non mio,il più grande ricordo delle estati di gioventù?io la sento anche un pò mia.perche quel posto mi ha visto cambiare,crescere,vivere.ciao albenga.

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