martedì 13 novembre 2007

ginevra

il testo va letto accompagnato dalla musica della canzone del video che si trova a fine post
ok prendo le ultima cose e parto.
preso tutto?si si.
arrivo in stazione e cosa ho dimenticato a casa?il passaporto.l'unica cosa che mi serve per partire.visto che la carta d'intentità è scaduta(opsss)
torna a casa,di corsa nel giorno dello sciopero dei mezzi,recupera il documento,torna in stazione,le macchinette automatiche non accettano contanti e la carta di credito mi si è spezzata una settimana fa.bene.

superi tutta la fila alla biglietteria,chiedi il tuo biglietto per partire e il tipo della biglietteria ti guarda e ti dice:"non ce la farai mai a prendere questo treno,parte alle 16.25 e ora sono le 16.24".ma guarda te questo,mavaffanculo,che me la gufi a fare?ritiro il biglietto corro verso il binario 4,credo di aver steso almeno 4 vecchie,ma alla fine salgo sul treno.si chiudono le porte il treno parte.io mi siedo e cacchio,sono sul treno senza acqua,cibo e giornali:e mo che faccio per 4 ore e mezza???dho.dormicchio,sonnecchio,rubo il giornale alla sciura pia scesa a verbania.compro una bottiglietta d'acqua a 2.10 euro(ammazza altro che purissima,altissima,levissima).
arrivati alla frontiera,io stavo palesemente dormendo con bavetta alla bocca e le testa fasciata dalla sciarpa stile burka.la polizia mi guarda i docuenti per mezz'ora.piacevolissimo.vabbè a parte che dopo un pò salgono sul treno 40 militari in licenza,vestiti con tuta mimetica,basco rosso e bottiglie di vodka in mano.il viaggio va bene,meglio del previsto.
arrivo a ginevra.scendo dal treno,e diciamocelo il giubbotto di pelle fa sempre la sua porka figura,certo è che se ci sono 6 grdi,forse era meglio optare per un piumino.ma noi piace cosi(se bello vuoi apparire un pò devi soffrire.al mio arrivo iniziano le sorprese:

1-ginevra è in svizzera e non in germania come io pensavo(nessun commento sulla mia ignoranza geografica!!)
2-qui tutti parlano francese:che palle io odio i francesi.grrrrr
3-qui nn hanno l'euro,hanno i franchi svizzeri.e adesso come faccio visto che è venerdi sera e sabato e domenica le banche sono chiuse.grrr

arriva prestissimo l'ora di cena,si opta per un giapponese.ora ripensandoci ho mangiato pesce crudo in uno stato dove nn esiste il mare.il pesce sarà stato sicuramente freschissimo,o al massimo hanno spacciato del pesce di lago per ottimo pesce di mare.bho.

il dopocena è a base di conversazioni copertina:"che freddo qui,che bella la città,mi piace questo locale,c'è una bella atmosfera,sei mai stato a milano?"queste erano le frasi che a random pronunciavo a tutti i miei nuovi amici svizzeri,che poi a ginevra di svizzeri non ce ne sono,son tutti stranieri.
la notte si gira per qualche locale,e li capisco la fortuna che ho a vivere a milano.
arriva l'ora di andare a dormire.sono cotto.anche se difficile distogliere gli occhi dal corridoio,mosse tattiche.ma buona notte..
dio mio i letti della svizzera,che ronfata.erano anni che nn dormivo cosi.forse il letto era troppo grande,ma che materasso,che letto,che sonno.

il sabato trascorre con la consueta visita alla città.nella via centrale,mangiando le prime castagne della stagione,sento l'invero e vedo finalmente dei passanti per la strada.in svizzera le strade sono deserte.cmq mi sono fatto un bel giro.ma poi troppo freddo col mio giaccottino e quindi si fa pranzo merenda con thè e sandwhitch in un locale molto caratteristico,dove di sicuro i poeti trascorrevano le giornate intere a scrivere i loro versi.io nn scrivo nulla ma catturo sensazioni dai discorsi,fiumi di parole,ad un passo dal lago(ormai i laghi me li ritrovo ovunque.)

voglio comprare delle bellissime babbucce,che oggi mi sarebbero state molto comode,ma preferiamo correre a casa,che voglia i risdraiarmi su quel letto.
rigiunge l'ora di cena.diciamolo una delle cene piu strane della mia vita.diciamo strana la combinazione di persone che vi partecipano.io per primo,e strani i rapporti che intercorrono fra noi 3.ma ormai ho capito che inutile stare a capire il perchè di certe scelte che si fanno,inserire tutte certe esperienze in una voce particolare del percorso di vita è la soluzione,tutto fa curriculum.
scappiamo sul treno.direzione losanna.scambio di ipod.strano che gli svizzeri abbiano più musica italiana che altro.sorrido.
losanna ci aspetta.le regine di losanna ci attendono.rido.drinko.ballo.noi italiani ci si riconosce sempre in mezzo ai friggidi nordici.ma chissene.noi siamo noi.in mio onore la bottiglia da richiedere al banco è la bottiglia "milano".ora in discoteca ho caldo.segreto:avevo 2 paia di calze addosso.entro in bagno ne butto va un paio.eheheh.
che bella serata.non sono l'unico ad essere come sempre libero,forse qualcun altro respira libertà,e si vede.
torniamo a casa,caso strano, di questo amico svizzero conosciuto da me la sera stessa che è amico di un mio conoscente svizzero in italia.guarda come è piccolo il mondo.dormiamo li.i letti svizzeri nn si smentiscono.che notte.il risveglio è cosi bianco.candido.divertente.nella vita nn sempre chi corre arriva prima.andando piano si gode delle piccole cose.
domenica è domenica.questa è una domnica diversa.io sono diverso.i piccoli gesti valgono più di mille parole.
c'è chi definisce la sua città grigia,c'è chi pensa che ci siano troppi colori all'interno di quella persona,che è avvero un peccato che nn li si possa esprimere,vedere,vivere.
i treni passano, io li prendo.
ognuno è artefice del proprio destino.c'è un treno che porta ovunque si voglia,dove vogliamo andare?

Nessun commento: